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Banū Quraysh (بنو قريش, letteralmente I figli di Quràysh), o semplicemente Quràysh è il nome assunto dalla tribù araba stanziata a Mecca nel VII secolo d. C.

Le origini della tribù non sono note. Il nome Quràysh (che sembra indicare un piccolo squalo o un'orca) non ci aiuta perché, come per ogni riferimento al mondo animale, non è in grado di identificare un eponimo reale, anche se sarà in seguito affermato che Quraysh fosse il soprannome di un fantomatico Fihr.

Un'altra ipotesi parla di una chiamata a raccolta di elementi eterogenei afferenti alla stirpe probabilmente dei Kinàna, stanziata in Hijāz. Merito di una tale costituzione tribale sarebbe da attribuire a Qusayy, un personaggio del quale sembra maggiormente probabile tracciare un'esistenza reale, e il tutto potrebbe essere avvalorato dal termine arabo taqarrush che significa per l'appunto "radunare".

Non si sa neppure se i Quraysh fossero di provenienza araba meridionale "qahtanide" (dal biblico Qahtan), e quindi provenienti da una realtà maggiormente evoluta tanto per struttura sociale quanto per modalità di produzione, o se andassero riferiti a quel vasto insieme di stirpi adnanidi (dal biblico Adnan), improntate al nomadismo e stanziate nelle aree settentrionali peninsulari, che rivendicavano una maggior "nobiltà" rispetto alle stirpi meridionali, vedendosi tuttavia ripagate con identica anche se opposta moneta.

In un'epoca imprecisata, Mecca sarebbe appartenuta ai Banū Jurhum, insediatisi nella città ai danni dei Qaturà (nome che identificava gli Amaleciti). A loro volta i Bānu Jùrhum avrebbero dovuto accettare il predominio dei Bànu Khuzà'a, assoggettati poi dalla stirpe dei Kinàna cui, come detto, appartenevano forse i Quraysh.

In epoca preislamica (che i musulmani chiamano della Jahiliyya, l'Ignoranza del messaggio salvifico del Corano) i Quraysh avrebbero tratto grandi vantaggi dalla gestione del santuario urbano della Ka'ba, normalmente dedicato alla divinità oracolare di Hubal ma presto apertosi al culto della tante altre divinità venerate in tutta la Penisola arabica.

Attività specifica dei Quraysh erano però i traffici carovanieri che collegavano, passando per Mecca, le coste mediterranee al meridione dell'Arabia, e questo grazie alla buona capacità guerriera della tribù che in seguito, avrà modo di esprimersi ampiamente in età islamica.

Come ogni altra tribù, i Quraysh erano articolati in clan, lignaggi e famiglie nucleari. Il matrimonio (salvo fra cugini) era vietato all'interno del lignaggio e questo portava a un diffuso intrecciarsi dei rapporti di parentela e di affinità che cementava la solidarietà del gruppo.

All'epoca dell'attività di Muhammad (pbsl) i principali e più potenti clan erano i Banū Makhzūm e i Banu 'Abd Shams, ma ogni clan aveva una sua visibilità e godeva di grande rispetto: cemento fondamentale per la solidità dell'edificio tribale, pronto alla solidarietà interna e all'aggressività con l'esterno, salvo sottoscrivere all'occorrenza utili alleanze (hilfa) coi gruppi circonvicini.

Voci correlate[]

  • Penisola arabica
  • Mecca
  • 'Abd al-Dar ibn Qusayy
  • Banu Makhzum

Collegamenti esterni[]

http://www.treccani.it/enciclopedia/banu-quraysh_(Dizionario-di-Storia)/

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