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« Non insultate coloro che essi invocano all’infuori di Allah, ché non insultino Allah per ostilità e ignoranza »

Corano, 6, 108

Al contrario di alcune religioni - fra cui l'Ebraismo - il Corano esorta i suoi fedeli a nominare spesso il nome di Dio (OeE - che, in base a una semplice lettura del testo sacro dell'Islam, è Allāh - OeE -, ma anche al-Rahmān, ossia "Il Compassionevole").

Dunque, nella normale parlata araba e di altre lingue di Paesi di cultura islamica, si usano numerose espressioni e interiezioni che impiegano il termine Allāh (OeE) o i sinonimi relativi all'Essere Supremo: "Se Dio vuole" ( in shāʾ Allah ), "Dio mi perdoni" ( istaghfiru llāh ), "Mi rifugio in Dio" ( Awdhu bi-llāh ), "Dio ne sa di più" ( Allāhu aʿlam ) o il noto takbir (Allāhu Akbar ) o il semplice Yā Allāh! (Oh Dio!).

Accostare il nome di Dio (OeE) o del profeta Muhammad (pbsl) a sostantivi o aggettivi insultanti oppure osceni costituisce nondimeno uno dei principali peccati, sanzionati con la massima durezza dalla giurisprudenza islamica, come avvenne ad esempio, per bestemmie rivolte al profeta dell'Islam (pbsl) con un folto gruppo di oltranzisti cristiani mozarabi a Cordova (i cosiddetti "Martiri di Cordova") che, all'epoca dell'Emirato dell'omayyade ʿAbd al-Raḥmān II (822-852), si recavano nella moschea principale per rivolgere insulti a Muhammad (pbsl).
Anche più di recente tale grave fattispecie giuridico-religiosa è stata ipotizzata per quanto riguarda la nota opera letteraria di Salman Rushdie "I versi satanici", anche se il reato contestato dai mullah sciiti iranici e dall'Ayatollah Khomeini fu piuttosto quello di apostasia, in punta di principio sciaraitico sanzionabile parimenti con la pena di morte.

Comunque, secondo il principio della risposta proporzionata, se uno fa una rivista o libro in cui insulta il Profeta (pbsl) o Dio (OeE), puoi fare un'altra rivista o libro in cui fai battute sullo scrittore degli insulti. Di più è controproducente. La linea consigliata è ritirarsi in un silenzio sdegnato. Le vignette islamiche sulle altre religioni o gruppi però non devono insultare, in quanto c'è un versetto coranico che lo vieta espressamente. Al massimo si possono fare manifestazioni pacifiche e cortei in piazza con cartelli di protesta tipo "i profeti si rispettano", ecc.

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