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Emiro (أمير), significa letteralmente "comandante", persona cioè che detiene l'autorità per emettere un ordine (amr) e per vederlo eseguito.

Il termine, che di per sé non avrebbe alcuna valenza spirituale, acquista un significato del tutto particolare quando si faccia riferimento all'espressione araba Amīr al-muʾminīn, cioè "Comandante dei credenti" che, dall'epoca del secondo Califfo, ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb, divenne il perfetto sinonimo di "Califfo".

In età più tarda il termine ha acquisito un significato caratterizzato dalle sole valenze militari o politiche e quindi servì a indicare regnanti anche di grandi entità statali, ma teoricamente posti su un gradino inferiore comunque al Califfo.[1]

Esso è tuttora utilizzato come titolo reale per i monarchi arabi in alcuni Stati islamici.
In passato era utilizzato anche per il sovrano del Bahrein.

Emirati tuttora esistenti[]

  • Kuwait, indipendente dal Regno Unito dal 1961
  • Qatar, indipendente dal Regno Unito dal 1971
  • Emirati Arabi Uniti, indipendenti dal Regno Unito dal 1971 (federazione di emirati)
    • Abu Dhabi
    • Ajman
    • Dubai
    • Fujaira
    • Ras al-Khaima
    • Sharja
    • Umm al-Qaywayn

Note[]

  1. È questo, ad esempio il caso dei Saffaridi, che regnarono sul Sistan e il Grande Khorasan tra la fine del IX secolo e l'inizio del X. Anche i Sultani degli Almoravidi usarono il termine "Emiro" ma, per non sembrare eterodossi sul piano istituzionale, preferirono far seguire a questo titolo l'espressione "dei musulmani", anziché "dei credenti": Amīr al-muslimīn.

Collegamenti esterni[]

http://www.treccani.it/enciclopedia/emiro/

http://www.sapere.it/enciclopedia/emiro.html

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