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Gabriele Mandel (Bologna, 1924 – Milano, 1º luglio 2010) è stato uno psicologo, scrittore, artista e archeologo italiano, di discendenza turco-afghana (Hetimandel), figlio di Jusuf Roberto Mandel. Accademico, è stato autore di numerosi testi di arte, psicologia, e poesia, diversi dei quali tradotti in varie lingue.

Biografia[]

Nasce a Bologna nel 1924 da Jusuf Roberto Mandel, scrittore e docente universitario di origini afghane e Carlotta Rimini, scrittrice ebrea, e alle sue origini miste si deve l'instancabile dedizione con cui si dedicò per tutta la vita a promuovere il dialogo fra le religioni e le diverse culture. In gioventù manifestò il suo interesse per la musica e per l'arte diplomandosi in violino e armonia con Arrigo Pedrollo (specializzazione di flauto con Gastone Tassinari) al Conservatorio Canneti di Vicenza e si avvicinò alle correnti artistiche contemporanee. Non ancora ventenne fu imprigionato e torturato dai nazisti nel carcere di San Vittore, sul finire della seconda guerra mondiale, per non aver voluto collaborare con loro. Suo padre, internato con lui, fu uno strenuo avversario dell'entrata in guerra e delle leggi razziali fasciste, descrisse nel libro "L'inferno del carcere di san Vittore" la drammaticità di quei momenti.
Gabriele d'Annunzio fu padrino di Gabriele Mandel e amico intimo di suo padre che gli dedicò uno dei suoi numerosi libri.

Finita la guerra, Gabriele Mandel si laureò in lingue e lettere classiche. Le sue ricerche archeologiche e gli studi sul campo, soprattutto in India e in Medio Oriente, si ritrovano nelle pubblicazioni (con ampia documentazione fotografica) tra cui "Salomone", "La Civiltà della Valle dell'Indo", "Il Regno di Saba, ultimo paradiso archeologico" e "Gengis Khan", oltre che in alcuni testi storico-geografici (in seguito divenne direttore direttore dell'Istituto di Archeologia orientale islamica in Giordania).
Contemporaneamente approfondì i suoi studi scientifici, laureandosi prima in psicologia e poi in medicina e chirurgia alla Facoltà di Pavia. Divenne allievo di Cesare Musatti ma, oltre alle teorie di Sigmund Freud, sperimentò quelle di Carl Gustav Jung e di Alfred Adler. Si specializzò in psicologia clinica e medicina perinatale alla Clinica Mangiagalli di Milano. Finito il training didattico, anche sotto la guida di Domenico De Maio, primario di psichiatria all'ospedale Fatebenefratelli di Milano, iniziò a lavorare come psicoterapeuta, fondando la scuola di psicoterapia globale. Presso l'università ESPI di Parigi dove ha insegnato psicologia e fino alla morte è stato direttore emerito della Facoltà di psicologia all'Università Europea del Lavoro di Bruxelles (Belgio).

Nella sua attività poliedrica spicca anche il giornalismo. Aveva iniziato a pubblicare nel 1939 al “Corriere dei Piccoli” novelle sufi ma nel 1940 fu espulso dall'Albo sindacale fascista perché figlio di madre ebrea (lettera firmata da Carlo Ravasio e da Gino Cornali). Nuovamente iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti nel 1959 divenne corrispondente, redattore, inviato speciale per un totale di oltre 1.800 articoli. È stato segretario onorario della Stampa Diplomatica e direttore responsabile di tre periodici (“Europa Unita”, “Rinnovamento dei Valori Classici”, “Alfan fi âlIslàm/Art in Islam”), per ultimo fu direttore responsabile della rivista di cultura e spiritualità “Sufismo” e membro della Redazione di Jesus, mensile di Famiglia Cristiana (di cui fu già redattore dal 1978).

Dallo zio Keki Efendi khan-i Hetimandel rûd, principale esponente dei sufi in Afghanistan, ereditò l'interesse per il misticismo islamico o sufismo. Fu allievo di Si Boubaker Hamza, rettore dell'Università islamica di Parigi, diventando dapprima shaykh naqshbandi (guida della nota confraternita mistica islamica) e poi khalīfa (vicario) per l'Italia della confraternita sufi Jerrahi Halveti, con sede a Istanbul. In Italia ha fondato nel 2000 la tekke di Milano guidandola fino al 2010 e nel 2005 la tekke di Genova, lasciandola all'antico ordine naqshbandi afghano.

Numerose le sue pubblicazioni in Italia ed all'estero dedicate al Sufismo e all'Islam, di recente rilievo la traduzione e il commento del Corano (la cui versione ha ottenuto l'alto patronato dell'UNESCO) e del Mathnawì del persiano Gialal al-Din Rumi (importante poema mistico di 50.000 versi).

Molto intensa è stata la sua attività nel campo dell'insegnamento universitario, come docente di Storia dell'Arte e direttore dell'Istituto di Discipline artistiche all'Università IULM di Milano, e di entipologia alla Facoltà di Architettura di Torino, di Estetica Orientale e Storia dell'Arte Islamica all'Accademia di Brera di Milano, ma anche come membro dell'Accademia Islamica di Cambridge e di numerose Accademie internazionali (membro fondatore e membro del Consiglio direttivo dell'Università internazionale islamica Averroè di Cordova (oggi chiusa) e laurea Honoris Causa dell'Università Statale di Konya (Turchia), che successivamente ha dedicato al suo nome la Biblioteca della Facoltà di Lettere).

È deceduto a Milano il 1º luglio 2010 a causa di una neoplasia pleurica.

Riconoscimenti[]

Diversi sono stati i riconoscimenti civili e culturali nel corso della sua vita. Ne ricordiamo qualcuno: Commendatore al Merito della Repubblica Italiana per motu proprio del presidente Giovanni Leone, targa d'onore della Regione Lombardia, targa d'oro e Ambrogino d'oro del Comune di Milano, premio Mario Gromo alla Facoltà d'Architettura di Torino, targa d'onore di Martina Franca, premio San Valentino del Comune di Terni per la Letteratura, cittadino onorario di Agrate Brianza. Medaglia d'onore del Parlamento turco; targa d'onore del Ministero turco della Cultura. In Francia: medaglia d'onore della Città di Parigi, cavaliere del Bene e Merito Pubblico, medaglia d'oro dell'Accademia d'Arti, Scienze e Lettere, palme accademiche, medaglia d'oro di San Luca. Premio Dag Hammarshkoeld per la Pace. Numerose targhe, premi d'arte e onorificenze ufficiali in Italia e all'estero. Primo vicepresidente del Lions Club Milano Host; presidente fondatore del Lions Club Milano al Cenacolo. Medaglia d'oro del presidente della Repubblica Sandro Pertini, medaglia d'oro per i benemeriti della Pubblica Istruzione.

L'artista[]

In qualità di pittore, incisore e ceramista ha esposto in numerosi Musei ed Enti Pubblici (tra gli altri: Biennale di Venezia, Museo d'Arte Moderna di Parigi e di Liegi, Galleria di Parigi). 156 mostre personali in Musei e Istituti pubblici dal Museo d'Arte di San Paolo ai Musei di Tokyo, di Nuova Delhi, di Ankara, di Konya, di Amman, di Samarkanda, di Belluno, del Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano, della Città di Milano, del Centro san Fedele di Milano, del Civico museo della Città di Milano, della Ceramica di Lodi, Civico Museo di Crema, della Basilica di Sant'Ambrogio, all'Abbazia di Chiaravalle, al Palazzo dell'Ayuntamiento di Córdoba, al Palazzo Dolmabahçe di Istanbul (primo Museo di Stato turco), Lorenzelli Arte Milano. Di lui hanno parlato, tra gli altri: Filippo Tommaso Marinetti 1944, Giulio Cisari 1946, Alberto Martini 1948, Maurice Utrillo 1949, Gregorio Sciltian 1951, Carlo Carrà 1951, Henri Matisse 1953, Luigi Bartolini 1953, Jean Cocteau 1953, S.E. Si Hamza Boubakeur 1985, S.E. il cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini 1991, Roberto Guiducci 1991, Vittorio Sgarbi 1992 (cfr. citazioni da "Gabriele Mandel" ed. Mantegazza, presentato da Ettore Camasasca, conservatore capo al museo di san Paolo del Brasile e da Germain Bazin, conservatore capo dei musei del Louvre).

Pubblicazioni[]

Autore di più di 200 libri pubblicati dai maggiori editori italiani (Rizzoli, Mondadori, Rusconi, Longanesi, Edizioni San Paolo, Franco Maria Ricci, Bompiani, eccetera), molti dei quali tradotti in più lingue. Giornalista pubblicista, segretario onorario della Organizzazione Mondiale della Stampa Diplomatica. Tra le opere pubblicate in Italia ricordiamo:

  • L'Islam e l'Europa (2013), ed. Tipheret (raccolta postuma di saggi a cura di Nazzareno Venturi);
  • Federico II, Il sufismo e la massoneria (2013) (raccolta postuma di saggi). Saggio introduttivo di Nazzareno Venturi, ed. Tipheret;
  • Alfabeto giapponese (2007), Milano, ed. Mondadori;
  • Dizionario dell'Islam(2006), ed. Electa Mondadori;
  • Il Mathnawì di Jalàl àlDìn Rùmì (2006) (il più importante poema mistico del mondo, in 50.000 versi), edizione Bompiani, sei volumi;
  • La musicoterapia dei sufi (2006), edizioni Arcipelago;
  • La città immersa nelle Tenebre di Sadiq 2005; edizioni Arcipelago;
  • Edizione economica del Corano (2005), ed. UTET;
  • La via al Sufismo nella spiritualità e nella pratica (2004), edito da Bompiani;
  • Il Nobile Corano (2003) Pubblicato dalla De Agostini in edizione di lusso, tradotto e commentato da Gabriele Mandel Khan;
  • Maometto, Il Profeta (2001), ed. Mondadori;
  • Arte Etnica (2001), ed. Mondadori;
  • Storia del Sufismo (2001). Edizioni Bompiani
  • Buddha, l'illuminato (2000). Mondadori
  • L'alfabeto ebraico (2000). Prefazione di rav E. Kopciowski, Mondadori
  • L'alfabeto arabo (2000). Mondadori, Milano. (versioni: francese, Flamarion, Parigi; inglese, Abbeville Press, New York-London.
  • Arte Sufi tra Oriente e Occidente (1999). coautore Franco Battiato. Ed. dell'Arco,
  • La saggezza dei Sufi (1999). Rûmî e altri maestri, Rusconi
  • La saggezza indiana nei Veda e nel vedantismo (1999), Rusconi
  • Gandhi, pensiero ed opere (1999), Rusconi
  • Le parabole nel Corano (1999), Edizioni San Paolo.
  • L'Orologio. Storia della misura del tempo (1998), Prefazione di Roberto Guiducci. Litostampa Istituto Grafico, Bergamo. Quattro coedizioni (francese, inglese, tedesco, olandese).
  • La magia nell'Islàm (1997), Simonelli Editore.
  • Maometto. Breviario (1997) (Gli Ahadìth del Profeta), Rusconi.
  • Confucio. Breviario (1996), Rusconi, Milano.
  • Saggezza indiana Aforismi dalla Bhagavad gita e dallo Śrīmad Bhāgavatam (1995), con testo originale a fronte manoscritto dal curatore. Introduzione, traduzione e note a cura di G. Mandel, Edizioni San Paolo.
  • I Novantanove Nomi di Dio nel Corano (1995), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo -coedizioni. In Brasile: Os 99 nomes de Deus no Alcorão, Editora Vozes, Petrópolis 1999; In Germania:Gott hat 99 Namen. Die spirituelle Botschaft des Korans, Pattloch, Augsburg 1997.
  • Psicoanalisi in gocce e pastiglie (1995, Shakespeare & Company.
  • Storia del Sufismo (1995), Rusconi.
  • Buddha, Breviario (1994). (Introduzione, traduzione, note e dizionarietto), Rusconi
  • Saggezza islamica, le novelle dei Sufi 1992, Edizioni Paoline.
  • Storia dell'Harem1 (1992), Rusconi.
  • Il Corano senza segreti (1991), Rusconi.
  • Mamma li Turchi (1990), Il Canocchiale/Lucchetti.
  • La chiave (storia e simbologia di chiavi lucchetti e serrature) (1990), Lucchetti editore.
  • Arte cinese. Arte giapponese. Arte dell'America precolombiana. Arte dell'Africa nera, Arte dell'Oceania (1988) (Questi cinque contributi stanno in: "Enciclopedia dell'Arte", a cura di Vittorio Sgarbi, vol. 8, da pag. 201 a pag. 258), Mondadori.
  • Trecento quartine di Jalal alDìn Rùmì. (introduzione, traduzione e note). Prefazione di Halil Cin; presentazione di Michele Tridente 1986), Università Islamica di Bari, Casamassima, e Coopli, IULM.
  • Alla ricerca dell'Io (Lezioni di storia della psicologia)(1985), COOPLI, Cooperativa Editrice Libraria IULM.
  • Essere e fare. Lezioni di storia e psicologia dell'Arte (1984), COOPLI, Cooperativa Editrice Libraria IULM.
  • Un sufi e il potere (Il primo libro del Gulistan di Sa'adi) (1981) (introduzione, traduzione e note di Gabriele Mandel), Edizioni del Fiore d'oro.
  • I detti di alHallaj (introduzione, traduzione e note)(1980), Edizioni Alkaest.
  • Tantra devozioni amorose. (1979). Franco Maria Ricci.
  • Gengis Khàn, il conquistore oceanico. (1979), SugarCo.
  • Come riconoscere l'Arte islamica. (1979), Rizzoli.
  • Hokusai (1978) collana Grandi Pittori, Edizioni Scala.
  • La Civiltà della Valle dell'Indo. (1978) SugarCo. Tradotto in sei lingue, tra cui il giapponese.
  • Salomone. 1978, SugarCo.
  • Il Sufismo vertice della piramide esoterica. (1978), SugarCo.
  • Patologia del libro. (Volume di aggiornamento alla "Enciclopedia della Stampa").(1976), SEI e Politecnico di Torino.
  • Il regno di Saba, ultimo paradiso archeologico. (1973), SugarCo.
  • Palermo al tempo di Federico II. (Collana "Le grandi capitali d'Europa, 1973), Mondadori.
  • Costantinopoli al tempo di Teodora. (Collana "Le grandi capitali della storia"), 1973, Mondadori.
  • Van Gogh, la vita e l'arte (1972) Mondadori.
  • Fragonard, Tutta l'opera di. Prefazione di Daniele Wildenstein.(1972), Rizzoli.
  • Gauguin, L'opera completa di. (Firmato Gabriele Mandel Sugana).(1972), Rizzoli.
  • Daumier, Tutta l'opera di. Prefazione di Luigi Barzini.(1971), Rizzoli.
  • Toulose-Lautrec, L'opera completa di. (Firmato Gabriele Mandel M Sugana) (1969) Prefazione di Giorgio Caproni, Rizzoli.
  • Storia dell'Arte austriaca. (Sta in: Austria, Storia, Arte,Geografia) (1968), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Storia dell'Arte in Gran Bretagna e Irlanda. (Sta in: Gran Bretagna e Irlanda, Storia, Arte e Geografia)(1968, Aristea Edizioni scolastiche.
  • Storia dell'Arte messicana (Sta in: Messico, Storia, Arte e Geografia) (1968), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Storia dell'Arte spagnola e portoghese (Sta in: Spagna e Portogallo. Storia, Arte e Geografia)(1968), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Storia dell'Arte egiziana e libica. (Sta in: Egitto e Libia. Storia, Arte e Geografia). (1968), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Botticelli, L'opera completa di. (Collana "Classici dell'Arte Rizzoli"). Prefazione di Carlo Bo (1967), Rizzoli, Otto edizioni al 1978). Coedito in sette lingue, tra cui il giapponese.
  • Antonello da Messina, L'opera completa di (1967) (Collana "Classici dell'Arte Rizzoli). Prefazione di Leonardo Sciascia, Rizzoli. Coedito in sei lingue.
  • Hogarth, L'opera completa di. Prefazione di Gabriele Baldini (1967)(Collana " Classici dell'Arte Rizzoli), Rizzoli. Coedito in sei lingue.
  • Maometto. (1967) (Collana "I grandi di tutti i tempi"; ristampato nel 1970 nella collana "I grandi della storia". Tradotto in otto lingue), Mondadori (riedizione riveduta, (1978).
  • Il Buddha. 1967 (Collana "I grandi di tutti i tempi"; ristampato nel 1970 nella collana "I grandi della storia". Tradotto in otto lingue), Mondadori, (riedizione riveduta nel 1978).
  • Gengis Khàn (1967) (Collana "I grandi di tutti i tempi"; ristampato nel (1970) nella collana "I grandi della storia". Tradotto in otto lingue), Mondadori.
  • Pensieri e massime del Buddha (1967) (Collana "Serie oro periodici Mondadori"), Mondadori.
  • La Peinture italienne du Futurisme à nos jours (1967), Istituto Europeo di Storia d'Arte, Prefazione di Armand Nakache.
  • L'uomo e l'Arte. Corso di educazione artistica per la Scuole medie (in tre volumi). (1967), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • L'India. Storia, arte e geografia (1967), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Storia dell'Arte svizzera (Sta in: Svizzera, Storia, arte, geografia) (1967), Aristea Edizioni Scolastiche.
  • Storia dell'arte greca (sta in: La Grecia. Storia, arte, geografia) (1966), Aristea Edizioni scolastiche.
  • Scultura Italiana Contemporanea a cura di Gabriele Mandel, Presentazione di Germain Bazin, Edizioni IESA Istituto Europeo di Storia dell'Arte. (1965).
  • La Pittura Francese di Gabriele Mandel, Presentazione di François Baron-Renouard (1956).

Bibliografia[]

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  • Rivista sufismo, anno 4, quarto trimestre 2010 "Gabriele Mandel: testimonianze". Edizioni sufi-jerrahi

Collegamenti esterni[]

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Per leggere saggi e conferenze di Gabriele Mandel si veda inoltre:

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